Ma qualcosa sta cambiando. Privatizzazioni, partenariati pubblico-privato, concessioni in leasing e vendite parziali stanno minacciando gli spazi pubblici. Sotto la pressione della crisi, gli Stati sperimentano misure radicali per cercare di tamponare il deficit delle casse pubbliche, come se questi spazi fossero un lusso che non possiamo più permetterci.
L’inchiesta di Andreas Pichler si sviluppa attraverso sette paesi europei diversissimi tra loro (Austria, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Grecia, oltre all’Italia) ripercorrendo le storie di pezzi del patrimonio pubblico che sono stati o avrebbero potuto essere perduti per sempre rispetto allo spazio pubblico. Un tuffo nell’Europa al tempo della crisi, per cercare di anticipare quale sarà il futuro dei simboli della nostra memoria collettiva.
PRESS:
Per molti motivi, il suo film é un speciale miracolo televisivo. Il Fatto Quotidiano (Italia)
Ce film passionnant souligne, de fait, une réalité : celle de l’obsession néolibérale qui met un prix sur tout. Le Monde (France)Ce tour d´horizon se révelé trés isntructif. Et suscite une reflexion sur la manißere dont le patrimoine naturel et culturel participe de nos identités collectives. Télérama (France)
Pichler
hat seinen Weckruf gründlich recherchiert und mit vielen Befürwortern
und Gegnern, mit Bürgern und Politikern gesprochen. Bei allem Gespür für
die schaudern machende Realität gibt er seinem ebenso informativen wie
unterhaltsamen Film einen latent ironischen Unterton, ganz nach dem
Motto: Der Wahnsinn scheint zwar kaum aufzuhalten, aber ein umfassender
Ausverkauf Europas droht denn doch nicht. Noch nicht. Focus- Germany (France)
Fotografia: Marco Pasquini
Montaggio: Michéle Hollander
Producer: Enrica Capra, Luc Martin-Gousset
Produced by: Graffiti Doc (I), Point du Jour (F)
in collaboration with
ARTE France and RAI Cinema
Premi: Prix Franco-Allemand du Journalisme 2015